Sempre più spesso si assiste al diffondersi di sperimentazioni ”artistiche” o “creative” che nascono in un contesto tecnologico, di fronte alle quali il “sistema dell’arte” più tradizionale tende a porsi in maniera acritica, quando ovviamente non innalza barriere ostentando sprezzanti rifiuti. Sembra quindi opportuno proporre un ragionamento sul concetto di “tecno-kitsch” – sfrondato naturalmente della sua connotazione esclusiva di “cattivo gusto” –  che punti ad un’analisi funzionale dell’effettivo impatto linguistico ed espressivo di queste sperimentazioni e della loro collocazione sistemica nelle dinamiche culturali, nell’ottica di mettere a fuoco quella soglia indefinibile fra kitsch e non-kitsch che ha stimolato le riflessioni più recenti e più interessanti anche in ambito pre-digitale (o non digitale).

Il convegno, organizzato e sostenuto dalla Fondazione Insula Felix ETS, e patrocinato dal Comune di Milano, si è svolto nella giornata di giovedì 13 febbraio 2025 presso la sede della Fondazione.